Zurück

Gli ispettori fitosanitari entrano immediatamente in azione quando si tratta di lottare contro malattie e parassiti pericolosi per i vegetali autoctoni.

ab2024_pflanzliche_produktion_ralstonia_pseudosolanacearum.jpg

Tubero di zenzero infestato dal batterio Ralstonia pseudosolanacearum.
Fonte: Servizio fitosanitario cantonale

Gli ispettori del Servizio fitosanitario federale SFF aspettano davanti a una solida porta di metallo che il personale di sicurezza li faccia entrare. È imminente un controllo speciale in quanto si sospetta che in questo carcere sia presente un patogeno particolarmente pericoloso per i vegetali. Questi cosiddetti organismi da quarantena devono essere notificati e combattuti per impedirne l’insediamento e la diffusione.

La porta si apre e gli ispettori vengono fatti entrare nella reception. Ci sono schermi ovunque sui quali scorrono le immagini della videosorveglianza dell’intera struttura. Qui viene controllata la loro identità, prima che siano autorizzati ad accedere all’area successiva. Devono riporre tutti gli oggetti privati in un armadietto, possono prendere solo ciò che è assolutamente indispensabile per il controllo. Il personale di sicurezza ispeziona le sacche contenenti il materiale. Uno degli agenti esita e chiede che ci fa un coltello. Gli ispettori spiegano che è necessario per la campionatura e viene fatto loro cenno di passare.

Li accoglie un accompagnatore, che sarà al loro fianco per tutta la durata di permanenza nel carcere. Devono attraversare ben sei porte di sicurezza prima di raggiungere il tunnel della serra in questione. Una volta arrivati a destinazione, gli ispettori indossano gli indumenti di protezione: tuta, sovrascarpe e guanti monouso. Questi rigorosi standard igienici sono importanti per ridurre al minimo il rischio di trasmissione. Infatti si sospetta che nel terreno sia presente il batterio Ralstonia pseudosolanacearum. Questo organismo da quarantena può infettare numerose specie vegetali, causando danni considerevoli: le foglie avvizziscono e il rizoma inizia a marcire. Il batterio viene trasmesso da materiale vegetale infetto, attrezzi o terriccio contaminato. È quindi essenziale adottare misure igieniche rigorose.

Gli ispettori impiegano un paio d’ore per prelevare campioni dalle 120 piante presenti nel tunnel. Successivamente disinfettano tutto il materiale e si tolgono gli indumenti protettivi che verranno smaltiti in un impianto di incenerimento dei rifiuti urbani. I campioni vengono chiusi in sacchetti di plastica doppi e inviati per posta veloce al laboratorio Agroscope di Changins.

Misure incisive per proteggere i vegetali svizzeri

Il risultato dell’analisi è negativo, diversamente da quanto accaduto in una dozzina di altre aziende in cui, nell’estate del 2023, era stata rilevata un’infestazione da Ralstonia pseudosolanacearum. Allora, in collaborazione con i servizi cantonali competenti, erano state adottate misure di eradicazione immediate, comprendenti la decontaminazione di serre e tunnel, l’adempimento di rigorose misure igieniche per il materiale utilizzato e l’imposizione di un divieto di coltivazione sulle particelle infestate. Si era inoltre coperto ermeticamente il terreno per privare i batteri di aria e nutrimento nonché disposto un divieto di coltivare piante ospiti nei tre anni successivi. Soltanto in questo modo è possibile eliminare completamente il batterio dal terreno.
 

ab2024_abbildung_1_zunahme_ausbruche_qos_seit_2015_i.png

Figura 1: Dal 2015 il numero di nuovi casi di organismi da quarantena rilevati in Svizzera è aumentato costantemente. Il fuoco batterico (Erwinia amylovora) non è considerato in questo grafico.
Fonte: Servizio fitosanitario federale SFF


Pur essendo incisive, queste misure sono necessarie per proteggere la salute dei vegetali in Svizzera. La presenza di organismi da quarantena nel nostro Paese aumenta di anno in anno, sia in termini di frequenza che di varietà. La protezione dei vegetali dagli organismi da quarantena rimane quindi un tema chiave che deve continuare a essere oggetto di grande attenzione, al fine di ridurre al minimo i danni provocati da tali organismi.

Facebook Twitter LinkedIn Instagram